Epigrafe Pietro De Luigi on web
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Epigrafe da La storia di Esopo, l'uomo che inventò le storie
Il padre col tempo diventa figlio, il figlio diventa padre. Poi di nuovo figlio e di nuovo padre... In questo scambio, se padre e figlio sanno raccontarsi delle storie liberano se stessi dal tempo, lo salvano, e salvandolo liberano la storia. La libertà si conquista imparando a volare avanti e indietro nel tempo, nel gioco esatto della finzione che contiene la realtà. Il tempo è un fanciullo che gioca spostando i dadi, gioca sulla spiaggia, perdendo e salvando se stesso. Se l’uomo non spera, con la memoria dell’insperabile, che la trama sia cerchio, flusso e riflusso congiunti in un’unica via lastricata di storie, non troverà l’insperata libertà, perché essa - armonia nascosta più forte di quella che appare - è introvabile e inaccessibile. Bisogna seguire ciò che si concatena. E ciò che si concatena, invero, è principio e fine nel cerchio. Questo dicono Eraclito, Dionigi e Platone. Tutti, però, dovettero imparare qualcosa da Esopo.
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