PIETRO DE LUIGI studia pianoforte con E. Merlini e con P. Marcarini, grazie al quale frequenta anche i maestri C. Vidusso e A. Mozzati, e sotto la cui guida si diploma presso il Conservatorio G. Verdi di Milano nel 1983. Dopo il diploma continua il perfezionamento con M. Delli Ponti, da cui mutua un serio interesse per gli intrinseci riferimenti tra musica, psiche e cultura, e frequenta i corsi di V. Vitale e G. Sandor, punti di riferimento ineludibili per il magistero tecnico. Partecipa a vari concorsi nazionali e internazionali piazzandosi brillantemente a Capri e a Stresa. Attivo sia come solista che in formazioni cameristiche matura sin dal 1983 una lucida esperienza didattica, fondendo in campo aperto interessi filosofici, artistici, promozione culturale, impegno pedagogico. Interessato ai fondamenti della tecnica pianistica, persegue sistematicamente un modello di pratica che integri gli aspetti scientifici, biomeccanici del gesto, con la consapevolezza estetica e la psicologia dell’apprendimento. Insegna pianoforte principale presso l’Accademia di Musica F. Gaffurio di Lodi, di cui è vicepresidente, e il Civico Istituto musicale G.B. Sammartini di S. Donato Milanese. Ha promosso e realizzato parecchi interventi artistico-culturali per le scuole elementari e superiori del territorio. E’ autore di Cip e Ciop, la storia di due bambini (una fiaba per pianoforte e voce recitante) e del monologo teatrale con musiche dal vivo La storia di Esopo, l’uomo che inventò le storie. E' curatore della prima traduzione integrale italiana di Enoch Arden di Tennyson-Strauss, di cui ha realizzato, anche come esecutore pianista, la prima incisione discografica nazionale insieme all’attrice Laura Marinoni (Rugginenti Editore). Di prossima pubblicazione il suo saggio Tracce per navigare nell’universo di Enoch Arden, inedita immersione nel folto simbolismo del poema di Tennyson. Cattolico, appassionato cultore di yoga e di filosofia si è accostato sempre di più al pensiero neoparmenideo secondo i tratti emergenti in E. Severino, L. Ruggiu, G. Barzaghi, L. Messinese e G. Biffi.
