La canzone dell'acqua calda Pietro De Luigi on web
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La canzone dell' Acqua Calda La Compagnia dell’Anello, pp. 143-144: Merry e Grassotto andarono in cucina, dall'altro lato del corridoio, e fecero gli ultimi preparativi per una tarda cena. Dal bagno giungevano stralci di varie canzoni che cercavano di sopraffarsi, frammisti ai rumori di spruzzi, sguazzi e schizzi. Improvvisamente la voce di Pipino riuscì a dominare le altre, cantando una delle canzoni da bagno preferite da Bilbo.
Canta!, che il bagno alla fine del giorno Ti lava via anche il fango più immondo. Pazzo è colui che non voglia cantare Dell'Acqua Calda il piacer salutare.
Dolce è la pioggia, soave il suo suono, Bello è il ruscello che scorre giù al piano; Ma meglio che pioggia o svelto torrente E' l'Acqua Calda di un bagno bollente.
Pur l'Acqua fredda a volte agognamo; Quando abbiam sete ce la procuriamo; Ma assai più amiamo una gran Birra fresca E l'Acqua Calda fin sopra la testa.
Bello è vedere al sol che scintilla Una sorgente che in alto zampilla, Ma suon di fonte non dà gioia tanta Quanto scrosciar d'Acqua Calda che canta.
Traduzione dei versi: Pietro De Luigi |
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