Canzone dell'Addio

Pietro De Luigi on web

 

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Canzone dell'Addio (di Bilbo)

 

La Compagnia dell’Anello, pp. 64-65:

Era una notte splendida ed il cielo nero era puntellato di stelle. Alzò lo sguardo, annusando l’aria. «Come è bello! Come è bello essere di nuovo in viaggio per la Via con i Nani! Era ciò che rimpiangevo da anni! Addio!», disse guardando la sua vecchia casa ed inchinandosi sulla porta. «Addio, Gandalf!».

«Arrivederci, Bilbo. Sii cauto e prudente. Ormai sei abbastanza vecchio e forse anche abbastanza saggio per saperti regolare».

«Non ci tengo ad essere prudente. Non stare in pensiero per me! Non sono mai stato così felice, ed è tutto dire. Ma è giunta l’ora. Sono finalmente trascinato via», soggiunse; e poi a bassa voce, quasi si rivolgesse a se stesso, cantò dolcemente nella notte:

 

Ora la Via prosegue infinita

Lontan dall’uscio dal quale è partita,

E poiché molto si è spinta in avanti,

Devo rincorrerla a passi volanti,

Le terrò dietro - sia pur quel che sia! -

Fino all’incrocio con più larga Via

Che unisce piste venute d’altrove.

E poi dove andrò? Chi mai lo sa dove?

 

Sulla stessa Canzone cfr.: La Compagnia dell’Anello, p. 111:

Bilbo diceva spesso che la Via è unica, ed è come un grande fiume: le sue sorgenti si trovano davanti ad ogni soglia, ed ogni sentiero ne è l’affluente. “E’ pericoloso e impegnativo uscire di casa, Frodo”, mi ripeteva sempre. “Cammini per la strada e, se non fai attenzione, chissà fin dove sei trascinato.”

 

 

 

Traduzione dei versi: Pietro De Luigi

 

 

 

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