Da Lettere
alla moglie, a cura di Friedrich Schnapp, traduzione e prefazione di
Luigi Dallapiccola (Ricordi).
Tratto da:
http://www.rodoni.ch/busoni/bibliotechina/letteregerdaEN/gerdaITA1.html
A WOLTERSDORF
Berlino, 20 luglio 1898
REGOLE PER GLI ESERCIZI DEL PIANISTA
1. Studia il passaggio con la diteggiatura più difficile; quando sei arrivato a
dominarlo, allora suona con quella più facile.
2. Se il carattere tecnico di un passaggio ti presenta delle difficoltà
speciali, ripassa tutte le figurazioni simili di altri pezzi, di cui ti ricordi;
- troverai così il sistema adatto per suonare quella data figurazione.
3. Collega sempre lo studio tecnico con quello interpretativo: la difficoltà
spesso non sta nelle note ma nella sfumatura dinamica prescritta.
4. Non sperperare mai la tua forza, lasciandoti trasportare dal temperamento; ne
derivano zone sporche nella pagina, che non si possono più ripulire.
5. Non ti irrigidire a voler vincere dei pezzi che hai studiato male in altri
tempi e che perciò non ti riescono; per lo più è lavoro buttato. Ma se nel
frattempo hai cambiato completamente il tuo modo di studiare, riprendi a
studiarli dal principio, come se tu non li conoscessi affatto.
6. Studia tutto e ogni cosa come se fosse la cosa più difficile; cerca di
affrontare gli studi di scuola dal punto di vista del virtuoso. Vedrai con
sorpresa quanto è difficile suonare uno Czerny, un Cramer o soprattutto un
Clementi.
7. Bach è la base del pianoforte, Liszt la cima. Questi due insieme ti
renderanno possibile Beethoven.
8. Parti dal presupposto che sul pianoforte tutto è possibile, anche quel che ti
sembra impossibile o che lo è realmente.
9. Abbi cura della tua preparazione tecnica in modo da essere ferrato per ogni e
qualsivoglia caso, così nello studio di un nuovo pezzo potrai concentrare tutta
la tua attenzione sul suo contenuto spirituale; i problemi tecnici non ti
arresteranno.
10. Non suonare mai senza cura, anche se nessuno ti ascolta, o se l'occasione ti
sembra insignificante.
11. Non trascurare di ripetere sempre un passo che ti è mal riuscito; se non lo
puoi fare in presenza d'altri, fallo più tardi.
12. Non lasciar passare giorno, possibilmente, senza toccare il tuo pianoforte.
...
Che pensi di queste "Massime di studio"? Sono le mie
esperienze. Trovi che meritino di essere mandate a Lessmann? [Otto Lessmann -
critico musicale ed editore della «Allgemeine Musikzeitung» di Berlino -
era stato amico di Liszt e riconobbe in Busoni, già tra il 1890 e il 1900, il
più grande pianista del suo tempo]
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La tecnica di Busoni
Abbozzo di una nuova estetica
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